​La gallinella saggia
Mentre becchettava qua e là in cerca di cibo, la gallinella trovò un chicco di grano. “Che fortuna! Lo seminerò!” Tutta allegra, chiamò i suoi vicini perché l’aiutassero a scavare un buco profondo nel terreno. “Ahi, mi fanno male i piedi”, disse Papera Zapata. “Ahi, ahi, mi fa male la schiena”, si lamentò Juon Porcellino. “Ti aiuterei volentieri, ma ho un sonno terribile”, le rispose Micio Luis. La gallinella allora fece tutto da sola: con il becco e le zampette preparò la terra, seminò il chicco e lo coprì ben bene. Ogni giorno lo innaffiava, finché spuntò una piantina prima verde e tenera, poi sempre più robusta. La gallinella lavorava mentre i suoi amici si divertivano e correvano su e giù per i prati. Finalmente, un bel giorno la gallinella colse la spiga matura, la macinò e... con la farina preparò una torta squisita. “Che buon profumo! Che acquolina in bocca” Dissero in coro Papera Zapata, Juan Porcellino e Micio Luis. Ma la gallinella sorridendo radunò attorno a sé i suoi pulcini e fece festa con loro. Guardando uno a uno i suoi amici di pollaio disse loro:
“La torta spetta solo a chi ha lavorato, non ai fannulloni come voi”
E si mise ad affettare la torta squisita.
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